Soltanto il nettare bottinato al di sopra dei 1.000 metri viene definito miele “d’alta montagna”. Per il millefiori le piante coinvolte sono davvero tante: rododendro, campanula, lupinella, trifoglio, lampone, timo serpillo. È un prodotto splendido e delicato, sempre diverso, da zona a zona e da un anno all’altro. Il miele millefiori di alta montagna è fresco e raffinato. Ha colore generalmente chiaro, che diventa tendente al bianco nel prodotto cristallizzato. Al naso e in bocca sono delicatissimi, con un leggero aroma che può ricordare la marmellata di piccoli frutti.

Nell’abbinamento con i formaggi il miele non deve essere cristallizzato (nel caso immergete il barattolo a bagnomaria in acqua tiepida permettendone la liquefazione). Il millefiori – più dolci – accompagna al meglio i formaggi stagionati, ed in particolare si abbina con i formaggi Valtellinesi come Bitto e Casera, Trentini come la Spressa , Lombardi come il Bagoss oppure al Parmigiano Reggiano